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inderalL’esame del sangue può aiutare ad identificare malattie del fegato come epatite, cirrosi, ittero o altre disfunzioni epatiche. Una forma di tipo B che interessa solo l’antro; dopo anni, può diffondersi anche al resto dello stomaco (pan-gastrite). È la più comune gastrite cronica che si osserva, abitualmente sostenuta dall’Helicobacter pylori. Un uomo di anni con ipertrofia prostatica ha un rischio quasi sei volte superiore rispetto a un uomo di anni di sviluppare una ritenzione acuta di urine. Nell’ambito della diagnostica clinica le tecniche di immunofluorescenza hanno avuto grande successo per lo studio delle malattie autoimmuni (sia con finalità diagnostiche sia nel contesto del monitoraggio delle diverse terapie). Le malattie autoimmuni sono patologie caratterizzate dalla perdita di tolleranza verso il self.
Oltre questo ho notato anche che quando aumenta il valore dell'emoglobina "a parità di globuli rossi" l'ematocrito aumenta. Ho sempre pensato che l'ematocrito dipendesse dal numero dei globuli rossi presenti nel plasma, con un insignificante contributo di piastrine e globuli bianchi ma evidentemente mi sfugge qualcosa di fondamentale e per questo Vi chiedo lumi. Non vi sono dati in letteratura che colleghino il riscontro ripetuto di elevati livelli ematici di vitamina B12 e lo sviluppo di malattie mieloproliferative croniche. E' comunque consigliabile un monitoraggio costante dell'emocromo e dei valori della vitamina B12. Sono un paziente affetto da mielofibrosi in cura con Jakavi a partire da marzo 2017.
Amici del fegato sono le verdure fresche e crude, la frutta acquosa, le camminate con respirazione addominale associata, il complesso vitaminico B al naturale e non in forma sintetica, e pertanto cereali integrali e semini vari. Per il sistema immunitario serve vitamina C naturale, sempre da frutta acquosa e verdure crude. L’esame delle transaminasi permette di conoscere lo stato di salute del fegato, del rene, del cuore, dei muscoli e del pancreas. Le transaminasi alanina-aminitrasferasi ALT/GPT, si trovano principalmente nel fegato e, se il fegato è ammalato, le ALT e le GPT saranno riversate nel sangue.
67 anni in terapia con ruxolitinib + cardioaspirina a causa di mielofibrosi post policitemia vera. Ogni tanto mi vengonono degli ematomi a volte anche abbastanza estesi. Vorrei sapere se quanto sopra è dovuto alla caratteristiche della patologia e se no quali esami debbo fare per individuarne la causa. In Italia ci sono numerosi centri ematologici di trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche, esperti anche nel trattamento dei pazienti con mielofibrosi. L'ematologo curante che pone l'indicazione al trapianto deve essere la prima persona al quale il paziente si deve affidare per decidere insieme a quale centro di trapianti rivolgersi. La terapia con cellule CAR-T è un trattamento innovativo in corso di sperimentazione clinica in diverse neoplasie ematologiche.
Questi pazienti possono non rispondere adeguatamente alle dosi di adrenalina comunemente impiegate nel trattamento delle reazioni allergiche. Il farmaco deve essere usato con cautela nei pazienti affetti da cirrosi in fase di scompenso. Nei pazienti con insufficienza epatica o renale deve essere usata cautela nell’iniziare il trattamento e nella scelta della dose iniziale. Nei pazienti con ipertensione portale, la funzionalità epatica può peggiorare e si può sviluppare encefalopatia epatica.
Per indagare questo sospetto, generalmente vengono effettuati alcuni esami su sangue periferico e comunque un monitoraggio ambulatoriale per valutare l'andamento degli esami nel tempo. Tenga comunque conto che circa un quarto dei casi di trombosi della porta rimangono senza una causa evidente. Nonostante la normalità degli esami e il fatto che siano passati alcuni anni, in effetti non è possibile escludere del tutto la possibilità di una malattia mieloproliferativa. Certamente una biopsia del midollo osseo potrebbe aiutare nella diagnosi ed è ciò che si consiglia a fronte della negatività di mutazioni per JAK2.
Esistono rare varianti patologiche dell'emoglobina con alterata affinità per l'ossigeno. Le forme con aumentata affinità per l'ossigeno sono responsabili di una minor cessione di ossigeno ai tessuti, di un incremento dell'eritropoietina sierica e consequenzialmente di una eritrocitosi compensatoria. Le emoglobine ad alta affinità per l'ossigeno possono essere riconosciute tramite appunto emogasanalisi venosa con calcolo della pressione parziale dell'ossigeno . Nelle emoglobinopatie ad alta affinità per l'ossigeno tale valore è marcatamente ridotto. A seconda del numero di fattori presenti, viene definito il livello di gravità della malattia. Come potrà notare una variazione delle dimensioni della milza non hanno un impatto sulla prognosi.
Nella figura 2 sono riferiti schematicamente i vari quadri rilevabili con questa metodica e le indicazioni comportamentali che ne conseguono. 2 – Modalità di interpretazione dei diversi risultati che si possono ottenere con il GastroPanel. A parte va considerato il riscontro degli anticorpi IgG anti-Helicobacter pylori, segno che il soggetto ha sofferto di questa infezione, che può aver provocato infiammazione cronica della mucosa, con evoluzione verso la gastrite atrofica. Un altro marker misurato è quello dell’ormone Gastrina 17, prodotto quasi esclusivamente dalle cellule G dell’antro dello stomaco. Va a stimolare la secrezione di acido cloridrico dalle cellule della mucosa del corpo; il suo rilascio è regolato da un meccanismo di feedback negativo che è legato al livello del pH gastrico e dei pepsinogeni; il suo tasso ematico diminuisce quando l’acidità gastrica aumenta.
Non esiste però una stretta correlazione tra grado delle varici, livello dell'ipertensione portale e rischio di sanguinamento. In uno studio retrospettivo di 494 pazienti con ET e PV, la terapia anticoagulante orale a lungo termine si è associata ad una riduzione del 63% del rischio di ricorrenza di trombosi senza un aumento significativo di emorragie gravi rispetto ai pazienti non in TAO. I nuovi anticoagulanti orali non sono ancora stati sufficientemente studiati e non sono al momento raccomandati in questi pazienti. Non esistono controindicazioni assolute alla pratica sportiva nei pazienti con policitemia vera in terapia con aspirina. Si raccomanda comunque una approfondita visita cardiologica e una maggior attenzione in quanto tra gli effetti dell'aspirina rientra quello antiinfiammatorio che potrebbe portare ad una ridotta percezione del dolore e favorire l'insorgenza di infortuni o ad accentuare infortuni già in essere. Si ricorda, inoltre, che l'effetto antiaggregante del farmaco potrebbe favorire l'insorgenza di micro-emorragie per piccoli traumi.
La cirrosi virale si sviluppa a causa della persistenza di un'infezione virale e del conseguente processo immuno-infiammatorio, dell'effetto citopatico del virus dell'epatite D e del virus dell'epatite C, dello sviluppo di reazioni autoimmuni. C'è un punto di vista che la cirrosi dell'eziologia virale è caratterizzata da tassi più rapidi e, di conseguenza, una vita più breve. Nella cirrosi virale, già a 5 anni dalla diagnosi, la mortalità è del 70% e, in caso di cirrosi alcolica (soggetta alla completa cessazione dell'assunzione di alcol), il 30%. La cirrosi da HCV rimane compensata per molti anni e non viene riconosciuta. Anche la formazione di nodi senza fibrosi, osservata durante la parziale trasformazione nodale del fegato, non è cirrosi. In connessione con l'irreversibilità della cirrosi nel valutare la sua prevalenza tra la popolazione, il criterio principale non sono tanto gli indicatori di morbilità, quanto la mortalità.
Nell’AIH una tiroide, già danneggiata da un processo infiammatorio cronico, in presenza di eccesso di iodio è incapace di superare l’effetto Wolff-Chaikoff e non è più in grado di sintetizzare gli ormoni tiroidei. L’amiodarone e i suoi metaboliti hanno anche un effetto cito-tossico sulla tiroide, sia con un’azione diretta sulle cellule tiroidee, sia per l’eccesso di iodio farmaco-indotto. Sembra confermato che l’amiodarone possa esacerbare e precipitare una pre-esistente condizione di autoimmunità organo-specifica.
La stratificazione prognostica dei pazienti affetti da mielofibrosi è articolata. Il primo tentativo di score di prognosi risale al 2009 con la formulazione dell'International Prognostic Scoring System . Sono un collega, vorrei sapere se esistono linee guida sulla trombocitemia in gravidanza. Salve dottori, volevo sapere cosa sono le grandi piastrine e in quale quantità siano normali. La presenza di piastrine giganti, se confermate allo striscio di sangue periferico ed in presenza di altre alterazioni dell'emocromo, richiedono un approfondimento diagnostico.
Come ormai è assodato dalla letteratura medica ogni paziente ha una risposta individuale ai farmaci; l'orientamento è addirittura quello di stabilire anche la risposta individuale di genere (donna - uomo). A tal proposito vi chiedo se esistono già degli esami specifici (chip genico?) per individuare la risposta ad un determinato farmaco. Se sì, sarei molto interessato a fare questi test specifici rispetto ai farmaci che sto assumendo e che sono il RUXOLITINIB e la CARDIOASPIRINIA. Gentili ricercatori buonasera, vorrei sapere se l'ospedale Moscati di Taranto è idoneo alle varie procedure di trapianto di midollo osseo o se è meglio considerare un'altra ematologia.

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